Ciao creatura,
come stanno procedendo le prime settimane di estautunno?
Questa newsletter ti arriva proprio oggi per una ragione specifica: oggi ritorna, in molte città d’Italia, lo sciopero per il clima dellз Fridays For Future, e ci sembrava una buona occasione per riprendere anche con le nostre letture d’Impatto!🌠
Quest’ultima è stata una lettura un po’ speciale, non solo per il libro scelto (che è una bombetta di sarcasmo!) ma per il fatto che, con il team d’Impatto, abbiamo deciso di parlarne assieme, come gruppo di lettura.
…mi stupisce sempre di quanto più in profondità si possa comprendere il contenuto di un testo (anche di un libro apparentemente “semplice”) quando se ne parla insieme, in gruppo, in comunità! Quindi ti chiedo…
Ma bando alle ciance e vediamo cosa è venuto fuori dal nostro confronto!
Il libro, o meglio la graphic novel, con il quale abbiamo scelto di inagurare il gruppo di lettura è Non è mica la fine del mondo, di Tuono Pettinato e Francesca Riccioni (Rizzoli Lizard, 2017, un tot di pagine).
Il libro racconta delle scoperte di una famiglia di alieni in visita su un pianeta disabitato — sarà mica il Pianeta Terra? Spoiler: sì!
Il tutto prende la forma di una visita guidata ad un paese “esotico”, con tanto di guida “Only Planets” che riporta i punti salienti della storia del pianeta e, come dice la guida stessa, “il rapido declino della civiltà terrestre”.
Quello in tuta spaziale è il personaggio principale della Only Plantes, che ci accompagna per tutta la graphic novel facendo battute caustiche sui vari perchè del nostro declino planetario.
L’ironia e il sarcasmo, sottili ma persistenti, aiutano a rendere questo libro, come ha detto la nostra Carlotta, “senza limbo”: o ti trovi d’accordo con i suoi contenuti e la durezza con cui, ad un livello meno superficiale, questi vengono espressi, oppure rischi di continuare a non vedere possibilità di cambiamento globali — infatti, nonostante il fomat “leggero”, il panorama che dipinge Tuono Pettinato non è dei più rassicuranti, soprattutto dato che a leggere il libro siamo noi, abitanti di un Pianeta Terra su cui la crisi climatica ha effetti che si manifestano giornalmente in modalità sempre più devastanti.
Nel libro, ci sono alienз la cui moneta non è accetta sulla Terra che cercano in tutti i modi di farsela accettare, alienз dai nomi parlanti che fanno foto a qualsiasi cosa vedano (il mitico Mr Fuji), alienз che vorrebbero più movida, e alienз che passano il loro tempo a comprare souvenirs senza nemmeno guardarsi attorno…è interessante come, andando appena oltre la semplice trama della storia, si possano trovare vari livelli di lettura. Ecco alcuni tra gli argomenti che vengono trattati…
Turistificazione e colonialismo
Lз alienз che arrivano sulla Terra si comportanto esattamente come ci comportiamo noi quando ci troviamo a visitare un posto lontano dalla nostra “norma/lità”.
Il fumetto ci mostra il familiarissimo fascino verso l’esotico, verso il (più) povero (di noi) e il (più) decadente, che abbiamo interiorizzato così bene; ma mostra anche il desiderio, nellз membrз della famiglia aliena, di “esperienza vera”, che prevederebbe un turismo più “autentico” di altri…nonostante tutto, anche dopo questa esperienza “autentica”, la famiglia aliena — con una certa superiorità, proprio come le vecchie e nuove potenze colonizzatrici — dice di provare pena per come noi abbiamo trattato e ridotto la Terra.
Insomma, non sarà Sarah Gainsforth, ma anche questa “innocua” graphic novel ci spinge a riflettere su quanto sia importante avviarci verso un turismo sostenibile, in cui le comunità e le realtà che visitiamo non diventino soltano un bello sfondo per le nostre foto…Tuono Pettinato e Francesca Riccioni ce lo insegnano facendoci vedere come non fare turismo 🚞
Capitalismo
Si parla sempre, più o meno velatamente, di come questo sistema economico sia stato nocivo per il nostro Pianeta — il che è già triste di per sè; tuttavia, a noi lettorз, diventa chiaro quanto questo sistema sia nocivo anche sul pianeta alieno, nonostante lз suз abitanti — avanti anni luce (letteralmente! 🙊) rispetto a noi — non si considerino toccatз da simili problematiche.
Ci troviamo a riflettere, dunque, sulle pervasive e catastrofiche conseguenze ambientali e sociali del capitalismo…
…per cercare di vedere un’alternativa più sostenibile a quest’ultimo.
Tuono Pettinato e Francesca Riccioni ci insegnano anche questo, facendoci vedere quale sistema economico non avere💸
Antispecismo
Potrà sembrare strano, ma persolamente ho trovato questo libro estremamente antispecista: c’è infatti una storia che corre parallela a quella della famiglia aliena; è la storia di ciò che, nel gruppo di lettura, abbiamo chiamato “la cellula”.
Graficamente, si trova nella fascia inferiore della pagina, e fino alla fine non si capisce esattamente come questa narrazione si connetta alla storia principale, finchè…beh, qui ci sarebbero troppi spoiler, ma è proprio lì, all’intersezione tra queste due vite, provenienti da specie diverse, che corrono parallele, che lo specismo, insito nelle società dominanti, viene portato alla luce!
Ancora una volta, Tuono Pettinato e Francesca Riccioni ci insegnano cosa vuole dire essere antispecistз facendoci vedere come si è specistз 🐗
Il finale — che in realtà sono due finali paralleli — è di speranza: quella stessa speranza che ci porta oggi a scendere in piazza a combattere per il nostro futuro, quella stessa speranza che ci porta sempre più a ragionare in termini di collettività e non di individualità.
Peccato! Sarebbe stato un conforto sapere di non essere soli nell’universo.
Non è mica la fine del mondo!
Per concludere, una riflessione sul titolo di questo libro — e un’altra lezione imparata: “non è mica la fine del mondo” ci ricorda che, se le cose non cambieranno, non sarà il mondo a perderci, ma soltanto noi come specie. La natura, infatti, “riesce a difendersi anche da sola”.
Didattico al punto giusto, scorrevole e veloce da leggere, questo libro contiene informazioni che, per quanto basiche, invogliano ad approfondire: per questo, Non è mica la fine del mondo si presta bene anche ad essere usato come una sorta di prontuario da persone esperte di, o già informate sulla, crisi climatica.
Steps d’Impatto della lettura: 🦶🏽🦶🏽🦶🏽🦶🏽🦶🏽🦶🏽🦶🏽🦶🏽🦶🏽/10
Consigliamo questa graphic novel alle persone che…sono disposte a non chiudere gli occhi di fronte al cambiamento climatico (ma anche a quelle che invece li chiudono eccome!) e che abbiano voglia sia di riconoscere le “colpe” del nostro sistema come società, sia di usare la speranzosa forza che ci spinge a cambiare le cose — e che si nasconde, spesso timida, in ognunə di noi — per cambiarle davvero. Ah, se lavori in un qualche tipo di studio, la nostra Angela consiglia di lasciarne una copia in sala d’attesa!
Per lз più piccinз
Per questa volta, consigliamo…Non è mica la fine del mondo! 😆
No, non è per pigrizia, oh!
Anche si tratta di un libro forse non pienamente adatto alle persone più piccole se letto individualmente, letto in gruppo e con una persona (più) adulta “alla guida” permette invece di affrontare alcuni aspetti della crisi climatica in modo divertente ma significativo.
Daje, direi che possiamo salutarci anche per sta volta.
Mi raccomando…buona resistenza climatica (oggi, e sempre)! 💪🏾
Ci sentiamo presto,
Giulia